Ebbene sì, sono risuscita ad ammalarmi a Luglio, con un caldo pazzesco fuori. Come è potuto accadere? Non godendo di base di una salute di ferro, tendo ad essere soggetta a fastidiosi mal di gola presi per un nonnulla. Se in più ci aggiungete l’aria condizionata della biblioteca nella quale mi reco (o meglio, mi recavo!) quotidianamente per riuscire a preparare in santa pace questo benedettissimo esame, capirete come sia stato semplice ritrovarsi a letto con febbre, mal di gola, mal di testa e dolori muscolari sparsi un po’ ovunque. Mi sono quindi, ritrovata a dover passare molto tempo a letto e non soddisfatta delle varie repliche di programmi e film che tendono a mandare in onda in questo periodo, accidiosa per via del caldo e dei malanni, ho pensato bene di ridare uno sguardo all’ultima serie di Sex and the city. Ebbene sì, Carrie è il mio mito. E la cosa più divertente del riguardare serie televisive di quel genere è vedere come la moda di quegli anni, a noi donne del 2011 sembri assolutamente ridicola. Samantha e le sue magliette con l’ombelico scoperto, “i pantaloni alla pescatora”, i reggiseni a vista sotto t-shirt e abiti da sera. Gli improponibili colpi di sole biondissimi di Carrie. Erano altri tempi, ma non è detto che non si possa ancora attingere dagli abiti che a noi appaiono troppo demodè. Io ho ultimamente riscoperto una lunga gonna gialla, risalente forse a 10 anni fa. Aveva un elastico in vita e quello è il solo motivo per cui mi entra ancora, non illudetevi! L’ho riprovata e l’ho abbinata ad una camicia di jeans annodata in vita, l’effetto non è male. E potrei anche usarla come vestito, perché no? Insomma, guardare Carrie e le sue scorribande a New York mi ha fatto tornare voglia di aprire scatole e scatoloni per cercare di rivisitare vestiti che non uso da tanto. Perché non fate lo stesso anche voi? Sono convinta che scoprirete d’avere dell’ottimo materiale che neanche voi immaginavate.
Buona ricerca e a me, buona convalescenza.
St.efania
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