sabato 4 giugno 2011

Foulard... che passione!

Chi mi conosce bene, conosce anche la mia passione per i foulard. Passione ereditata da mia madre che ne ha sempre comprati di bellissimi. I pezzi che più amo della sua collezione sono un Gucci ormai Vintage e un Valentino, che le fu regalato da mio padre. Colorati, monocolore, a fiori, a stampe, ne posseggo di ogni tipo e ne compro quasi sempre uno in viaggio. Li tengo tutti gelosamente conservati in una scatola blu. Li uso da quando ero ragazzina ed ora ho imparato ad annodarli nei modi più stravaganti. Il foulard spesso rappresenta il completamento di un look, sia se portato al collo, sia annodato sulla nuca.


CURIOSITA':
 Come voi sapete io ho i capelli molto ricci e quando sono in disordine e devo comunque uscire li raccolgo il uno chignon ( potete farlo sia alto, che basso) e lo avvolgo con un foulard (bello grande, per avvolgere tutta la mia chioma!). L'effetto è sofisticato e chic! E soprattutto... nessuno si accorgerà della mancata piega dal parrucchiere! Se decidete di adottare questa tecnica di sera, vi consiglio di puntare molto sul trucco ravvivando le labbra con colori forti, altrimenti di mattina, occhialoni da sole.... e sarete fantastiche!


HOW TO:
Tempo fa mi era stato chiesto da una di voi di mostrarvi come annodare i foulard. E' in realtà molto più semplice di quanto non appaia. Vi propongo qui sotto le tecniche di Hermès, tecniche che potrete adottare per qualsiasi tipo di foulard, se come me ancora non ne possedete uno della grande maison francese. 










Con una camicia bianca, con un tubino nero, con un paio di pantaloncini, il foulard si adatterà, come voi, ad ogni circostanza! Se volete trarre spunto per qualche eventuale vostro look vi consiglio di rivedere Sex and the City 2. Carrie e le sue amiche sono maestre nell'arte dei carrè!







Vi mostro il mio ultimo esperimento di ieri sera, con il mio foulard di Louis Vuitton:



"Lei lo avvolge intorno ai fianchi, lo annoda al collo, 
lo piega e lo trasforma in fascia per capelli... 
così la seta palpita, sussurra e racconta:
 "C'era una volta una principessa da Mille e una notte
 che incantava con il suo fascino re ed animali,
 remote montagne in cui le ragazze si dedicavano a tessere stoffe e sogni, 
cavalli scintillanti che galoppavano sulla neve....". 
Sedutasi, la guancia a contatto con la seta,
 ascolta il dolce sussurro del suo carrè, che,incessantemente, racconta ancora...


Buon carrè!
St.efania

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