mercoledì 21 novembre 2012

/Odio/ n.1




gli occhiali sporchi
i ricordi che mi impediscono di cancellare
le scarpe bagnante dalla pioggia
le commesse maleducate
la bottiglia d'acqua finita, quella sul comodino nel cuore della notte
chi ha una brutta scrittura
l'orologio fermo alle 16:00 del 18 Novembre
gli insegnanti che non sanno insegnare
quelli che in treno, parlano ad alta voce
i cani e i gatti e qual si voglia animale, in casa
la é del perché



le donne che non sorridono e quelle che sorridono troppo
i denti gialli
gli uomini con i baffi che non danno buone notizie
la tecnologia che non aiuta, ma complica
i graffi senza un perché sulla mia macchina
le persone che cercano di imitarmi, e ci riescono malissimo
i camerini impolverati
gli ottusi e le ottuse con le lauree in medicina che vivono di pregiudizi
quelli che al cinema, parlano
le donne, over cinquanta, troppo bionde
le pettegole e le saccenti
le fotografie venute male



le penne che non scrivono mentre prendo appunti
quelli che raccontano tutto, celando la verità
lo smalto fucsia
l'ignoranza, quella dei sentimenti, del rispetto e del saper vivere
le presentatrici di moda che di moda non sanno nulla
i correttori che non correggono
chi non usa i congiuntivi
le attese
le calze color carne e i tailleur neri di chi si laurea
gli occhi di chi non guarda, ma giudica
i sospetti, quando sono infondati
le chiamate senza risate
la tovaglia sul tavolo messa a metà
chi non ha una propria opinione.
i treni che non passano




St.efania

martedì 20 novembre 2012

Un post molto speciale: graduation day.

Questo è un post che mi emoziona molto.

Non voglio spendere troppe parole ma ho deciso di condividere con voi che leggete i miei pensieri, le mie opinioni e i miei sfoghi, quanto accaduto il 26 Ottobre scorso. 

Ho deciso, dopo averci molto riflettuto, di rendere pubblica una cosa per me molto privata.
 Parlo della dedica posta a fronte della mia tesi di laurea e lo faccio perché so che nessuno meglio di voi, che siete affezionati a me e a ST.yle, potrebbe capire il senso delle mie parole. 


Ricordo con gioia le lacrime di chi quel giorno ha pianto per la mia felicità e dedico questo post a Isabella.
 Le devo questo tributo e questo omaggio perché è sempre stata per me un punto di riferimento e anche oggi che siamo lontane (fisicamente) voglio dirle grazie per quello che ha fatto e per quello che ancora farà. 




a Isabella, 
più che un'amica, un angelo custode

a Danila, 
cugina per sorte e sorella per elezione

a me stessa,
la nemica di sempre che mi ha odiata, amata, sopportata, criticata e sorretta quando è solo su se stessi che si può contare.












St.efania

lunedì 19 novembre 2012

I pro e i contro dello shopping on-line




Permettetemi una premessa, prima di entrare nel vivo del post.
Questo piccolo vademecum del lunedì sera (piovoso, dalle mie parti) mi è stato ispirato da una carinissima ragazza che segue il blog, legge quello che scrivo e che ogni tanto mi chiede dei consigli ed io, con immenso piacere, le do qualche dritta che, mi auguro, lei trovi utile.



La mia relazione con lo shopping on-line è nata molto tardi per un semplice motivo (che inserirò tra i CONTRO): io sono una frana con il computer e sono terrorizzata all'idea di sbagliare qualcosa nei passaggi per l'acquisto dei capi e vedere i miei soldi volar via dalla finestra. 
Ecco perché, tempo fa, Dio inventò i fidanzati (ma anche i fratelli, i cugini, gli amici e le amiche, vanno benissimo!).



Detto questo vi annuncio che fare shopping on-line può tramutarsi, molto in fretta, in una costosa dipendenza, perché venti euro alla volta, si spendono capitali. Quindi, AVVERTENZA: MANEGGIARE CON CURA o PUO' NUOCERE GRAVEMENTE ALLA SALUTE, se preferite.





Inizio con i pro.



Si evita di andare in giro per negozi, e la cosa, se pur banale, non va trascurata. Quindi: niente vetrine da guardare, niente mal di piedi, niente stress familiare (mamme, sorelle, cugine, zie che vi accompagnano a fare spese e vi ammorbano con commenti inutili e irritanti).
Si evitano le commesse antipatiche, alla Mortisia (ricordate?).
Si evita il camerino, nelle grandi catene low cost spesso pieno zeppo di polvere che ti verrebbe voglia di uscire di casa con lo Swiffer in borsa per andar da Zara.
Si evita il rituale del “mi spoglio-provo gli abiti-mi rispoglio-me ne provo altri-mi rivesto”.



Si evita lo specchio con annessi e connessi commenti detti ad alta voce o, se si ha un po' di amor proprio, solo pensati alla “sono veramente ingrassata!”.
Si evita di pagare con un gesto che preveda l'utilizzo di contanti, perché si sa, tirar fuori i soldi dal portafoglio fa sempre un brutto effetto!
Si possono fare acquisti senza neanche mettere un piede fuori dal letto. Una banalità, ovviamente! Ma è un grandissimo lusso soprattutto se fuori piove, se non hai la macchina, se ci sono quaranta gradi all'ombra, se hai una gamba rotta, un torcicollo fulminante o la mononucleosi.
Se poi si fanno acquisti su siti stranieri, mediamente si entra in possesso di capi che mai nessuno avrà o, per lo meno, su centocinquanta sciarpe in vendita, è difficile che tu possa incontrare per strada una che abbia al collo quella che proprio tu hai comprato.



Continuo con i contro.



Un aspetto decisamente negativo è ovviamente che non è possibile provare ciò che stai per comprare. A questo problema si può facilmente ovviare munendosi di metro (quello delle sarte e non quello dei geometri, possibilmente!), misurando le proprie formosità e confrontarle con le indicazioni che, nei siti più seri, sono sempre riportate in merito alle taglie. Il consiglio in questo caso è: meglio abbundare quam deficere. Potrebbe risultare più facile stringere un pantalone, piuttosto che, eventualmente, farlo allargare. Ad ogni modo è quasi sempre possibile, ridar la merce indietro ed effettuale un cambio di taglia.
Il vero dramma si pone nel caso delle calzature.
Comprarle e non provarle per me è difficilissimo perché io riesco a trovare dieci difetti ad una scarpa, senza neppur averla indossata, e dopo averla misurata, gliene trovo altri mille.
Vi confesso che ieri, per la prima volta ho deciso di fare il “grande passo”. Presto mi arriverà a casa uno stivaletto completamente glitterato, color argento, talmente estroso e particolare che non ho minimamente idea di quando potrò indossarlo.
 Ho deciso che se l'esperimento dell'acquisto on-line di scarpe dovesse risultar fallito, potrò sempre metterle su una mensola ed utilizzarle come soprammobile, d'altronde Natale si avvicina e se non sono troppo pesanti, una l'appendo anche all'albero!


Dovete poi essere in grado di effettuare un pagamento on-line, cosa facilissima nel 2012 per qualsiasi ragazzo dotato di senno, ma non per me! Io poi, sono tendenzialmente pigra e, se c'è qualcuno che lo fa al posto mio, non mi pongo neanche il problema di capire come si faccia.
Un “contro” potrebbe essere anche la troppa possibilità di scelta che gli shop on-line vi prospettano, quindi a quelle di voi dai gusti non troppo decisi e dall'incertezza facile consiglio patatine, letto e qualcosa da bere perché la cosa potrebbe andare avanti per le lunghe e uno snack fa sempre comodo.



Spero di essere stata esaustiva e di avervi fatto venire voglia di fare shopping, on-line o non...che sia!




St.efania

domenica 18 novembre 2012

/Credo/ n.1

Credo:


che a Bologna si viva bene,

che il torcicollo sia una disgrazia,

che il blu elettrico sia un gran bel colore anche d'inverno,

che all'inaugurazione dello Store Prada a Bari non ci andrò perché a me li, i libri della Laterza, piacevano di più,

che forse non deciderò mai di comprare quelle scarpe glitterate che ho adocchiato da un paio di mesi,

che "la felicità non abbia senso se non viene condivisa",

che si possa sopravvivere alla mia antenna rotta,

che Fabrizio del Dongo non si il vero protagonista della Certosa di Parma,

che il maltempo sia un modo non troppo carino per ricordarci che stare a casa, ogni tanto, fa bene,

che qualcuno debba dire a Cesare Paciotti che, anche se si veste sempre di bianco, non lo faranno mai papa e che il suo negozio in via Sparano a Bari è sempre vuoto, malgrado i commessi carini.












St.efania

venerdì 16 novembre 2012

Loving POST

Oggi così. 

Perché fuori piove



Perché è proprio quando si hanno dei sogni che, in due, condividerli, riesce meglio


Perché è quando fa freddo che un abbraccio serve ancora di più


Perché in due le banalità diventano meno banali


Perché, quando c'è il fil rouge, diventa difficile spezzarlo


Perché le parole contano tanto quanto i gesti


Perché l'amore non sempre arriva quando vogliamo,
 perché non sempre la felicità ci viene servita al primo colpo, 
perché non sempre i desideri si avverano con i colori con i quali li abbiamo immaginati per tutta una vita,
 perché le strade che percorriamo non sempre hanno l'indirizzo che noi cerchiamo, 
perché è solo aspettando che il groviglio si risolve. 




St.efania

giovedì 15 novembre 2012

ST.yle per Luuk Magazine: LO STILE NON E' UNA QUESTIONE DI VITA O DI MORTE.

So che molte di voi apprezzeranno questo mio nuovo articolo del giovedì.

LO STILE NON E' UNA QUESTIONE DI VITA O DI MORTE. 

Ditemi cosa ne pensate...






St.efania

martedì 13 novembre 2012

Sarà... /losfogodelmartedì/



E poi ci sono i giorni, come questo, in cui il sarcasmo vince su tutto. 
Perché tu di solito, nella vita di ogni giorno sarcastica lo sei solo a tratti ma poi inizia una di quelle giornate nella quale non c'è nulla che non vada ma per te nulla comunque va.
 E il perché non si sa. 
Sarà la luna, sarà che siamo donne, sarà che il nostro corpo è un ammasso di cose che, messe insieme, talvolta funzionano male, sarà che non hai chi vorresti affianco. 
Sarà.
Sarà che è umido fuori e tu l'umidità la odi perché ti increspa i capelli, perché tu non sei una persona superficiale, ma alla piega del parrucchiere ci tieni lo stesso, perché quando scrivi al computer l'accento del PERCHÉ ti scazza metterlo giusto altrimenti te lo segna errore e in realtà errore non è. 
Sarà per tutte queste cose che escono come un fiume in piena (e so che questa metafora è banale, banalissima...addirittura a me non piace, ma ci sta!). 
Sarà che lo smalto giusto, fresco di manicure appena fatta, non basta. Sarà che il tuo nuovo anello a forma di pulcino inizia a sembrarti quasi ridicolo ma ti piace lo stesso, sarà che pensi per l'ennesima volta che sarebbe il caso di cambiare colore ai capelli.
 Sarà che hai da leggere la Certosa di Parma, che Gina Pietranera o Sanseverina che dir si voglia, a me questa donna sta tanto simpatica e Fabrizio un po' meno (e non sono neanche a metà!). 
Sarà che hai in testa mille progetti che vorresti vedere concretizzarsi, ma si sa, c'è la crisi. 
E sticazzi la crisi. 
Sarà che il cinquanta percento delle nuove tendenze di questo autunno-inverno (VELOCONFESSO!) sono ridicole, ma di un ridicolo che io sfido chiunque ad uscir di casa così conciati. 
Sarà che il tempo non basta, è sempre troppo poco ma tu hai al polso, comunque, un nuovo orologio che te lo ricorda. 
Sarà che hai bisogno di cinema, perché il cinema ti rilassa per un motivo semplicissimo e non ci vogliono le mille disquisizioni dei critici con gli occhiali: pensi ai fatti degli altri e i tuoi per un po' te li dimentichi. Ecco perché quando la pellicola termina hai bisogno di due minuti di silenzio, perché devi riprenderti dallo shock. Perché devi ricordarti dove sei, chi sei e cosa hai da fare. Insomma devi rifare i conti con la tua vita e realizzare che quello...era solo un film. 

E nella vita Scamarcio non esiste. 

St.efania

domenica 11 novembre 2012

Instagram of the week

 With and without

 Stripes... again!



It's time to read!



Waiting for...



C'è chi sale.
C'è chi scende.



Vintage market: old school.



Vintage belt.

St.efania

sabato 10 novembre 2012

I luoghi del cuore

Esistono i luoghi del cuore.


Quelli senza tempo, quelli che ti sembrano sempre uguali. Quelli in cui passeresti ore ed ore, quelli in cui c'è sempre qualcosa da scoprire.
 Quei luoghi come una vecchia Erboristeria.

Quel posto in cui gli scaffali sono pieni di creme, creme per qualsiasi cosa, creme profumatissime. Tubetti di ogni tipo e colore. Candele. Cose fantastiche che rendono la casa fantastica. Tutti i tipi di tè che vorresti assaporare ogni sera, alle cinque.

Luoghi nei quali saresti in grado di dissipare fino all'ultimo centesimo senza neanche rendertene conto. 
Luoghi che ti profumano le mani di vaniglia e zenzero.
 Luoghi in cui la proprietaria sembra un piccolo elfo operoso. Lei è lì, seduta dietro una scrivania che profuma di buono, con barattoli di latta pieni di caramelle.

Questo è un luogo del cuore. Un luogo senza tempo. Un luogo di delizie. Un luogo che è li, senza troppe luci e senza grandi insegne e ti aspetta ogni volta che hai bisogno della tua crema per il viso.








St.efania

venerdì 9 novembre 2012

I colori pastello


Nello scorso post vi avevo già parlato della mia predilezione per il cappotto giallo paglierino.
Adesso, però, vi spiego meglio perché dovreste optare anche voi per i colori pastello.....

Ditemi la vostra...




St.efania

Ho bisogno



 del latte caldo con il caffè la mattina e della mia tazza a pois, con gli occhi appena socchiusi. 
 della matita sul comodino, con il libro, le candele e i miei anelli.
 del silenzio. 
del mio letto caldo la sera. 
del tuo buongiorno
  del mio i phone, ma non perché ogni attimo di vita pare essere degno di Instagram
 di scarpe comode, maglioni caldi e cappelli di lana 
del cinema, perché concentrarsi sulle storie degli altri fa bene.
 del Natale, perché con lui tutto si sistema. 
di una nuova palette di Chanel, perché la mia é misteriosamente scomparsa. 
di un biglietto per Roma, perché li l'amore é più vicino. 
 del mio forno a microonde. 
di scintillio.
 di una valigia più grande, non per partire ma per tornare.
  di uno piccolo specchio senza rifiniture. 
 di un nuovo orologio, perché il tempo passa e io non me me accorgo.
 di cancellare alcuni ricordi.







martedì 6 novembre 2012

YELLOW COAT

Un cappotto.
Un cappotto giallo. 
Un cappotto giallo paglierino.
Che sia di Chloé o di Max&Co, è uno dei miei must di questa stagione invernale. 

(mettere il nero da parte, ogni tanto fa bene!)












Yellow coat by Max&co
Foulard by Louis Vuitton
Shoes by L'autre chose


St.efania