gli occhiali sporchi
i ricordi che mi impediscono di
cancellare
le scarpe bagnante dalla pioggia
le commesse maleducate
la bottiglia d'acqua finita, quella sul
comodino nel cuore della notte
chi ha una brutta scrittura
l'orologio fermo alle 16:00 del 18
Novembre
gli insegnanti che non sanno insegnare
quelli che in treno, parlano ad alta
voce
i cani e i gatti e qual si voglia
animale, in casa
la é del perché
le donne che non sorridono e quelle che
sorridono troppo
i denti gialli
gli uomini con i baffi che non danno
buone notizie
la tecnologia che non aiuta, ma
complica
i graffi senza un perché sulla mia
macchina
le persone che cercano di imitarmi, e
ci riescono malissimo
i camerini impolverati
gli ottusi e le ottuse con le lauree in
medicina che vivono di pregiudizi
quelli che al cinema, parlano
le donne, over cinquanta, troppo bionde
le pettegole e le saccenti
le fotografie venute male
le penne che non scrivono mentre prendo
appunti
quelli che raccontano tutto, celando la
verità
lo smalto fucsia
l'ignoranza, quella dei sentimenti, del
rispetto e del saper vivere
le presentatrici di moda che di moda
non sanno nulla
i correttori che non correggono
chi non usa i congiuntivi
le attese
le calze color carne e i tailleur neri
di chi si laurea
gli occhi di chi non guarda, ma giudica
i sospetti, quando sono infondati
le chiamate senza risate
la tovaglia sul tavolo messa a metà
chi non ha una propria opinione.
i treni che non passano
St.efania
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