martedì 24 maggio 2011

MISSA EST di Marisa Vasco

Il dramma di una famiglia ricca e facoltosa. Tutti sono coinvolti, nessuno escluso. La seconda opera letteraria di Marisa Vasco “MISSA EST” sembra non assolvere nessuno. In una piccola cittadina della provincia di Bari, negli anni Venti, si consuma un  parricidio. Don Vittorio, parroco e figlio di Don Paolo confessa apertamente di aver ucciso il padre che da troppo tempo ormai inveiva violentemente ogni giorno contro di lui perché si era lasciato convincere che quel figlio tanto amato un tempo, fosse in realtà il frutto di una relazione adulterina che la moglie aveva anni addietro avuto con un altro uomo. Il giallo sembra risolto già dopo le prime pagine del romanzo. Il colpevole c’è, la confessione scritta anche e il movente pure. Però qualcosa non quadra e questa trama a prima vista lineare, si trasforma ben presto in una tragedia shakespeariana a tinte fosche. E saranno proprio le lunghe e dettagliate descrizione che l’autrice fa del processo a Don Vittorio a portarci ad una profonda riflessione. Quando un uomo può dirsi colpevole? Quando totalmente innocente? In questo suo ultimo noir la scrittrice lascia emergere dalla sua penna il lato oscuro di protagonisti apparentemente rispettabili. Un sindaco, un parroco, una nobildonna, un avvocato, un notaio, un militare. I dolori di ognuno riemergeranno e tutti cercheranno di porvi rimedio con i propri mezzi, leciti ed illeciti. Noi lettori, come la giuria della Corte d’Assise di Bari in quegli anni, saremo chiamati ad emettere il nostro verdetto. COLPEVOLE O INNOCENTE?
Stefania Di Bari



L'autrice Marisa Vasco

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