giovedì 16 dicembre 2010

PERCHE' ADIRARSI?

Prima c’erano solo i blog di moda, adesso c’è chi apre un blog di moda per criticare chi ha un blog di moda. Scusate il gioco di parole, ma era doveroso! Il mio personalissimo parere sull’argomento? Io, laureanda in lettere, diplomata con cento ( mio malgrado senza lode!), amo la moda nella misura in cui per me è un hobby e resta tale.PUNTO.
Dico questo perché ultimamente ho letto articoli di fashion blogger che ne criticavano altre. Le prime, laureate, acculturate, a mio giudizio intelligenti e capaci, fondano la loro futura carriera da scrittrici sulla critica totale e costante. Parlo io che, nel 90% dei casi sono d’accordo con loro! Concordo quando dicono che le fashion blogger sono come manichini, concordo con loro quando dicono che il fashion system le utilizza some indispensabile fonte di pubblicità, concordo con loro quando dicono che “ai manichini” non dovrebbe essere affidata alcun tipo di rubrica su nessun autorevole giornale di moda, perché c’è gente come me, che studia anni per farlo e probabilmente non ci riuscirà senza avere santi in paradiso. Concordo con loro quando dicono che molte hanno un linguaggio talmente elementare da poter essere paragonato a quello di un bambino di quinta. 

Ma c’è da dire anche che la Ferragni ( oggetto di molte e giustissime critiche) è stata tra le prime italiane ad aprire un fashion blog, c’è da dire che, effettivamente ha molte cose da far vedere ( per concessione paterna, per concessione del ricco fidanzato o per concessione dello stilista di turno) e c’è da dire anche che tutto quello che indossa le sta bene ( per concessione divina!). 
Questo non significa che le critiche non devono esserci. Anzi. Io per prima potrei avanzarne alcune. 
Queste donzelle decidono di parlare in inglese, pur avendo un inglese improponibile? Certo! Ma a loro non importa, devono solo comunicare dove sono, in quale albergo a cinque stelle alloggiano, cosa hanno mangiato, cosa hanno comprato e cosa devono ancora acquistare. Non devono tenere una conferenza su Dickens! Il loro italiano è incomprensibile? Certo! Non conoscono i congiuntivi? Certo! Ma Dior, Burberry ed Hermes li sanno pronunciar bene, e questo a molte lettrici evidentemente basta, considerando il numero altissimo di persone che le seguono giornalmente. In realtà loro non si propongono come giornaliste di moda, l’errore è fatto da chi, scelleratamente, decide di metter a loro disposizione una rubrica sul proprio giornale. Non sanno scrivere. E va bene così. A loro non interessa entrare a Palazzo Pucci e ammirare la differenza tra i vari stili architettonici utilizzati, a loro interessa sedersi con il cane-oggetto sul divano dal rivestimento chic e farsi fotografare. Non bisogna pretender di più! Non vale la pena adirarsi così tanto!
A questo punto bisogna necessariamente distinguere il lavoro della blogger dal lavoro della giornalista. Sono due cose diverse. Io cerco, nel mio piccolo, di farle entrambe. Detto ciò, non mi sento una cretina che sorride di fronte alla macchina fotografica. Anche io, quando presento un outfit, uso un linguaggio colloquiale cercando di approfondire poi i temi che mi interessano, scrivendo articoli. Devo aggiungere anche che noto, considerando le statistiche di visualizzazione del mio blog, come la maggior parte dei fruitori si soffermi solo sulle fotografie.
La cosa non mi scoraggia, anzi. Inizierò una collaborazione con un giornale nel mio paese, mi occuperò forse di cronaca, forse di eventi, forse di mostre e anche forse di moda. Continuerò a scrivere riflettendo sui corsi e ricorsi storici delle tendenze in relazione alla società che cambia, a volte evolvendosi, a volte regredendo visibilmente. 
Concludo dicendo che le critiche servono ma ci sono diversi modi per formularle. Tutte coloro che scrivono articoli criticando Chiara Ferragni, Maria Latella e compagnia bella, nel novanta per cento dei casi mi vedono d’accordo ma trovo che l’atteggiamento “critico tutti perché ho iniziato a farlo e non la smetterò non prima di veder Chiara Ferragni senza una lira, senza Balenciaga e senza fidanzato strafigo” sia alquanto ridicolo e decisamente inutile.
St.efania




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